«Il buon governo, se non è subordinato alla vera Trascendenza, scompare. L’iperpoliticizzazione anticristiana della Rivoluzione francese alla fine ha condotto alla depolicizzazione generalizzata. La cittadinanza chiusa all’Eterno degenera in teatrocazia (Platone). In assenza di quella tensione verso il Cielo che la nobilita, la politica è presto assorbita dall’economia, dalla spettacolarizzazione, dagli interessi particolari, dal culto di Adone o quello di Mammona, e presto si tramuta in tirannide, che può assumere forme diverse fino all’ultima che è la tirannia dei diritti dell’uomo nell’oblio di quelli di Dio, cioè quella di un individuo tiranno di se stesso ridotto a una bestia cinica, cieca e infelice, a una pecora senza pastore.
L’autorità perde tutta la sua forza nel momento in cui non conduce più alla gioia ultima, perché è di tale gioia che abbiamo bisogno.
Una politica agnostica, che degrada la ragione a mero strumento di calcolo utilitaristico, promuovendo il relativismo morale e l’estetismo mondano, non predispone alla piena realizzazione della persona. L’istruzione pubblica, corrisponde esattamente a un massacro pianificato delle menti. In fin dei conti, poiché l’uomo, nonostante tutto, arde dal desiderio dell’assoluto, e i giovani che essa stessa ha formato non hanno imparato a coltivare questa caccia con giustizia e rigore, essa favorisce un’irruzione dell’irrazionale, con la sua triste sequela di suicidi, sette rimbecillenti e violenze fanatiche. Le nostre scuole, che con la scusa della laicità e della tolleranza ambiscono a mostrarsi irreligiose, si tramutano surrettiziamente in scuole coraniche o buddiste, quando non in seminari del Nulla» (Fabrice Hadjadj, La terra strada del cielo).
Un passo di “Oriente e Occidente” di René Guenon dice così: “la civiltà occidentale moderna appare nella storia come una vera e propria anomalia; fra tutte quelle che sono più o meno completamente conosciute, questa è la sola civiltà ad essersi sviluppata in un senso puramente materiale”.
Chiudersi all’Assoluto è la triste condanna di quest’epoca della “morte di Dio”.
Il bello è che tu ci insegni a cercare l’Assoluto in luoghi Altri rispetto a quelli dove ci si aspetterebbe di doverlo cercare.