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Come può il “cattolico” cambiare opinione sulla “funzione” della preghiera quando nella diocesi di Milano ancora non si è modificato il “Padre nostro” e ancora si pensa che la malattia e la sofferenza siano castighi di Dio per i peccati degli uomini?
Grazie Donpi…la dua riflessione di oggi è stata molto come sempre, molto arricchente. Io mi sento e mi trovo in linea con il suo pensiero…purtroppo il”vecchio” modo di intendere e pensare Dio, con tutto quello che ne consegue, fatica e faticherà ad allontanarsi. É molto più facile, e oserei dire utile, delegare a Dio il cambiamento o le colpe di un male “incomprensibile” che prendere atto che l’uomo, in forza dell’intelligenza, volontà,
coscienza e libertà (che sono presenza del divino) abbia la responsabilità del cambiamento (La leggenda del Grande Inquisitore insegna….). La nostra preghiera servirà anche a questo….
Grazie ancora. Le auguro ogni bene
Carissimo Fortunato,hai ragione…è cosi,purtroppo,anche in altre diocesi! Perchè non proviamo a cambiare noi,dalla base,dando spiegazione a chi ce lo chiede del nostro modo diverso di intendere e vivere la fede e,quindi,del nostro modo diverso di vivere e di pregare? non è facile,lo so ….troveremo ostacoli,ma anche attenzione da parte di molti uomini e donne assetati di acqua fresca,di Vita!
Nella mia piccola comunità cristiana,grazie all’entusiasmo ed alla grande fatica del nostro presbitero,appassionato alla Parola ed innamorato di Gesù Cristo,ci stiamo provando,anche se abitudini “religiose” e chiusura mentale sono dure a scomparire ed impediscono quella gioiosa e vivace partecipazione ad una vita comunitaria veramente cristiana. Nella Liturgia,da anni,abbiamo modificato non solo il PADRE NOSTRO,ma anche la risposta a ” il Signore è con voi”….sostituendo ” e con il tuo spirito” (poco comunitario ) con “Egli è in mezzo a noi”,per sottolineare la presenza del Signore Gesù in mezzo a tutta la comunità celebrante ( fedeli e presbitero che presiede la liturgia !) E’ stato un bisogno di chiarezza da parte di alcuni fratelli che avevano proposto altre formule e che il nostro parroco,dopo essersi confrontato con la Scrittura,ha sintetizzato con questa bellissima espressione biblica che conferma la certezza della presenza del Signore in mezzo al suo popolo…..ovviamente ne ha parlato prima con il nostro vescovo,ricevendone l’ok!
Sono piccoli segnali che ,però,fanno percepire il desiderio di vivere la Liturgia in modo CONSAPEVOLE,ATTIVO e FRUTTUOSO,come viene ripetuto più volte nella SACROSANCTUM CONCILIUM del Vaticano II …..anno 1965 ! Di anni ne sono passati parecchi ,ma in molte parrocchie sembra che queste indicazioni siano state pressochè ignorate! Continuando così,la Liturgia celebrata e la vita vissuta resteranno due cose completamente separate e non porteranno mai a quei cambiamenti personali e,quindi,sociali,sollecitati dal Vangelo!
Ringrazio il Signore per quei preti ,testimoni gioiosi e nuovi profeti,e per quei cristiani che ha messo sul mio cammino e che son stati per me generativi di una vita nuova e feconda…..e tra questi includo donPi,naturalmente !!!!! Un abbraccio a tutti voi.
Elena
Fantastico!!!! Spero di far entrare nella testa e nel cuore questi pensieri, per me così nuovi, sulla preghiera! Grazue donPi!!