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Egr.don Paolo,
ho seguito la sua lezione sulla solitudine e mi permetto di aggiungere un mio commento. E’ vero, esiste una solitudine positiva che fa crescere e una negativa. Ma c’è una terza solitudine che vorrei segnalarle: è quella di chi è rimasto solo, della persona anziana che ha perso i suoi affetti e non ha famiglia. Manca qualcuno che pensi a te, che voglia bene a te, il calore di una famiglia. Questa è una solitudine che mi annienta e che non fa crescere e noti che io faccio molto volontariato e molta cultura. Ma non mi basta. Il deserto della mia anima rimane. Che solitudine è? Non l’ho scelta anche se paventata. Grazie
Grazie , sempre un regalo la tua riflessione !
Mi chiedo che cosa possa essere la solitudine per centinaia di migliaia di vecchi che vivono confinati nei loro appartamenti di città, spesso privi di strumenti culturali, vedovi o vedove. Temo che per costoro la solitudine non possa proprio essere altro che un terribile vuoto, da colmare almeno con la voce della televisione.