La terra strada del cielo

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Fabrice Hadjadj, La terra strada del cielo, Lindau

Fabrice Hadjadj, è uno dei più letti e seguiti filosofi francesi, autore di una decina di libri, tutti tradotti in italiano.

Nato nel 1971 da genitori ebrei di origini tunisine e convinzioni maoiste, si definisce “un ebreo di nome arabo e di confessione cattolica”.

Hadjadj è spesso in Italia per conferenze e Seminari, ma è leggendo i suoi testi che si rimane colpiti per la cultura sterminata e la profondità del suo argomentare. L’oggetto di studio è soprattutto l’uomo e la sua dimensione spirituale, il suo impegno politico, il suo essere legato alla terra come unico luogo di compimento ma anche la sua irrinunciabile dimensione trascendente che ne costituisce la dignità e grandezza.

In “La terra strada del cielo. Manuale dell’avventura dell’esistenza”, egli tesse un elogio della terra, della storia, del luogo dove si abita come una sorta di sacramento di salvezza.

«Dio è presente ovunque sulla terra, e specialmente, con la sua grazia, nei cuori miti e umili. Poiché è l’Altissimo, Egli è anche l’Infinitamente Basso. Poiché è il Trascendente, Egli è anche l’Onnipresente. Gli umili e i docili sanno che Egli fa sì che tutto concorra al loro Bene, che il sassolino nella scarpa, la pozzanghera, lo scoglio e il pantano sono, per così dire, l’anticamere della sua santa Dimora. Perciò si abbandonano alla sua Volontà. E, dove questa Volontà si compie, noi viviamo sulla terra come fossimo in cielo».

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