Lo specchio si frantumò in miriadi di frammenti, ciascuno dei quali non perse la capacità di riflettere il Sole.
«La luna intera e l’intero cielo sono riflessi
in una goccia di rugiada nell’erba.
La profondità della goccia è l’altezza della luna» (Charles Wright).
Ogni frammento riflette interamente il sole. L’io di ogni uomo è un frammento dell’Io sono, cosciente di Cristo: «Siate in me come Io sono nel Padre» (Gv 17, 21).
La preghiera è questa trasfigurazione del nostro essere in Dio, è diventare luce, è riflettere sul mondo la sua Luce. Non è tanto domandare. Se domandiamo è perché viviamo ancora nel mondo della dualizzazione. Dio vive in noi, noi siamo in Dio, ci muoviamo in lui. Cosa possiamo domandare? La dualità dice: io sono qui e tu sei là. Per cui ti chiedo che tu mi raggiunga, che tu faccia qualcosa per me. Ma se io sono in te e tu in me, siamo ormai nella stessa medesima volontà.
“La preghiera…..viaggio verso casa….” Il viaggio più affascinante e forse più difficile, ma non impossibile. Cosa augurarci se non di iniziarlo ? Molto bello tutto , grazie!
Grazie! Molto bello! Il cieco del vangelo di oggi (Lc 18, 35-42) ha gridato a Gesù. Ed è “diventato luce”.
Mi piace molto:..la preghiera ci trasforma da CARBONE(scuro perché non passa la luce) a DIAMANTE…pregando diveniamo luminosi(.il diamante fa passare la luce,brillando) La preghiera è un insistere (“stare dentro”) nell’unico luogo dove scorre La Vita! Grazie!