«E poi c’è il silenzio colpevole. Sono i piccoli silenzi vigliacchi che avvelenano il corpo sociale: la viltà davanti alla sofferenza del lutto collettivo, gli occhi chiusi dinanzi alle mille piccole infamie che si verificano intorno a noi, la vigilanza fiacca, la mano che non ho teso al momento opportuno, la scenetta anodina di razzismo o di non rispetto o di brutalità, di cui sono testimone e davanti alla quale giro gli occhi, il lento insediamento d’un cancro di indifferenza, che ci ha descritto Hanna Arendt analizzando l’ascesa del fascismo e mostrandoci che il corpo vivo del fascismo non è costituito da azioni brutali, enormi, visibili, ma al contrario dalle mille negligenze, da mille accettazioni, da mille indifferenze, da mille alzate di spalle, ignavie, compromessi che degradano una società e la fanno imputridire.
E così esistono avvelenatori di silenzio, come esistono inquinatori di sorgenti» (Christiane Singer)
Sono pienamente d’accordo! A volte la nostra viltà crea alibi per noi e per gli altri innescando una catena di ignavia che rovina la società e fa crescere l’indifferenza e la brutalità che ci togli umanità!
Hanna Arendt , come pochi altri pensatori del secondo novecento, ci ha lasciato la preziosa eredità di un pensiero libero e critico su ciò che accadde’ alla generazione dei nostri padri , una sciagura immane che precipitò l’Europa e il mondo in un abisso di Male.
Ciò che spesso si dimentica o non si conosce, furono appunto gli innumerevoli piccoli passi, quasi insignificanti per il singolo, che portarono ,collettivamente , alla catastrofe.
Oggi , in Italia in Europa, i segnali di una china pericolosa ci sono tutti.
Ai cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà non dovrebbero mancare lo sguardo attento , la voce critica, i comportamenti dissenzienti …….che mancarono o furono troppo pochi allora.