«Per quanto concerne l’infinito, o il trascendente, tre sono le cose che vorrei evidenziare: innanzitutto che non posso parlarne, sono pochissime le persone che sono state in grado di parlarne con credibilità, che sono state in grado di descrivere esperienze con Dio, che descrivono Dio, l’infinito o il trascendente. Ciò di cui possiamo parlare è il rapporto fra Dio e l’essere umano, è questo l’aspetto di cui possiamo parlare, questo rapporto è un dato di fatto. Se potessi parlare di Dio, significherebbe che io sono Dio, mentre non lo sono: sono un essere umano.
In secondo luogo devo dire che nessuno, assolutamente nessuno, ha il monopolio dell’esperienza con Dio.
Infine – ed è la terza cosa – negare la possibilità di quest’esperienza di Dio, equivale a negare uno degli elementi fondamentali della nostra natura umana. Sono uno scrittore, uno scrittore di storie, e come scrittore vorrei raccontare alcune esperienze: i miei incontri con ciò che noi chiamiamo l’infinito o il trascendente…».
(Chaim Potok)